venerdì 23 marzo 2012

Laguna e risvegli...per fortuna è primavera!

Ci sará una relazione tra il fatto che io scrivo di Berlino e questa si materializza, ancora una volta,in maniera più consistente nella mia vita come possibilità futuro? Esattamente qualche giorno dopo il mio post sulla brulicante Berlino ecco che ancora una volta gli eventi lavorativi la fanno diventare una possibilità plausibile per il futuro,che sia un segno?
Ok ora spiego
Due settimane fa la mia amata collega di sventura, anche lei della categoria precario interinale sgobbone, ha pensato di chiedere al nostro capo qualche indicazione sul nostro futuro lavorativo. Noi precari funamboli della specialità camminata su cavo d'acciaio a 4 m d'altezza e con spada di damocle sospesa sul capo, data l' abitudine al rischio cerchiamo di procedere un po' ad occhi chiusi.
Salvo avere la necessita di riaprire un occhio e buttare uno sguardo di controllo a ridosso della fine del percorso, per l'ultimo passo prima di uscire dalla corda.
Barbara è in scadenza a maggio con un'altra ultima possibilità di rinnovo. Già perchè nel caso qualcuno non lo sapesse si può essere assunti con interinale per un massimo di 3 anni meno un mese o 5 rinnovi, al termine dei quali, in teoria, ma davvero molto molto in teoria, se l'azienda ha ancora bisogno di te dovrebbe assumerei a tempo indeterminato. Fantascienza!
Quello che spesso succede è che l'azienda lascia a casa il dipendente Internale quel tanto che serve per poterlo riprendere sempre attraverso interinali ripristinando a quel punto l'iter dei 3 anni. Ma purtroppo il nostro caso non è neanche questo.
Io come Barbara siamo piuttosto fondamentali per la nostra divisione, ma non c'è nessuna possibilità di assunzione dell'azienda, che allo stesso tempo non vuole incorrere in alternative non troppo legali per non incorrere in ripercussioni di ovvio tipo. Quindi...quindi Barbara giustamente incomincia ad informarsi, e io, con ultima scadenza a 5 mesi dalla sua, prendo giustamente la misura per l'ultimo passo sulla fune.
E così nell'iter per cercare di ricevere indicazioni in merito ai vari rinnovi si incomincia come sempre da Anna, un po' perchè è il nostro capo diretto, un po' perchè Anna è un ottimista, e s le c' è una minima possibilità non è certo il tipo che che frena cinicamente gli entusiasmi possibilisti.
Capirete quindi quale sia stato lo scioc nostro quando per la prima volta Anna si è mostrata così sfiduciata e seriamente un po' preoccupata su come sará possibile risolvere questa situazione, avendo davvero bisogno di noi...Azzz!
Bene... E ora?
E ora la sensazione è quella di aver preso una serie di schiaffetti da risveglio molesto post sbronza. E così ci si riorganizza, si soffia via dai curriculum un po' di polvere, per dargli nuovo smalto, una nuova possibilità. E siccome gli annunci interessanti sono veramente veramente, e fatemelo dire ancora veramente pochi, ci si occupa anche di valutare alternative plausibili per cambiare completamente lavoro e vita. E' così la mente torna a Berlino, città che pur non essendo la mia sembra offrire qualche possibilità in più. È incredibile come sempre più spesso ultimamente si mostri più ospitale la terra straniera che la propria. Un po' triste.
Dunque si divaga con la testa a Berlino, con l'idea di realizzare corsi di cucina mediterranea e corsi di pasticceria per bambini. Io per non farmi trovare impreparata mi do da fare, sperimento ricette nuove e decorazioni graziose, su pasticceria rigorosamente Made in italy. Così il compleanno di sorella ed amici diventa subito una ghiotta occasione.
In Italia in questo momento tutto langue è una palude di 300.000 km2 e 60.000.000 di abitanti. Così anche Niki , ottimista per natura, dopo aver avuto una collaborazione fissa di due mesi con una nota casa di moda finita a dicembre. finisce per sentirsi abbastanza immobilizzato. La sensazione è un po' quella di cercare di tirar fiori la testa e provare a muoversi nel catrame , lo capisco molto bene.
Mi sforzo di fargli capir di aver pazienza che purtroppo è una situazione generale, ma so' bene che questo non consola. Ognitanto si riesce a far finta di nulla, altre volte proprio no. Nonostante il suo nervosismo di questi giorni, un po' di insofferenza ed infelicità, assolutamente comprensibili, ci sentiamo, in sprazzi di lucidità estremamente fortunati. Mentre ci godiamo una passeggiata al tramonto della Martesana, quando sentiamo il calore degli amici, quando scoppiamo a ridere senza grosse motivazioni, improvvisando un aperitivo casalingo, nel fumare una sigaretta seduti sulla nostra panchina davanti alla porta di casa e guardando la collinetta difronte a noi scopriamo una fioritura selvaggia di fiorellini ed erbacce, segno che la terra si è svegliata, è primavera!

domenica 19 febbraio 2012

Un viaggio tra memoria e futuro

Mi concedo un fine settimana di vero riposo.
Mi spiace non aver avuto la forza di fare tante cose, ma la stanchezza ha avuto il sopravvento. Così dopo un comico venerdì sanremese con amici e un sabato tra il ruolo di aiutante in negozio da mia mamma e una lunga passeggiata per il quartiere, la sera del sabato ed oggi sono stati decisamente casalinghi.
Quindi, terminate le pulizie e messo sù il nostro amato minestrone della domenica ecco un po' di tempo per scrivere.
Riprendo quindi dal post-compleanno.
( solo nel rileggere colgo il gioco di parole...voi, l'avete colto?)
I
Evento sicuramente degno di nota, tra i piccoli e grandi che hanno costellato i mesi di assenza, è il regalo ricevuto per il mio compleanno.
Udite udite sorella ed amici sono riusciti a mandare me e Nicola a Berlino! Finalmente!
Da ottobre Martina non aspetta più Berlino, nel suo senso geografico e fisico, chiaro che la Berlino metaforica che ha dato inizio al tutto...attende ancora.
Che dire di questo viaggio, dopo tante aspettative nei confronti di una città !?
Nessuna delle aspettative è stata tradita, Berlino è esattamente come l'avevo "sognata"!
Dall' aeroporto direttamente alla metropolitana, siamo arrivati il venerdi mattina con il desiderio di divorare strada.
Fermata dell' U baun Brandeburgh tuar, sali le scale della metropolitana e ti rendi conto subito che proporzioni che ti eri immaginato, per piazze, strade e monumenti, sono assolutamente sbagliate, tutto decisamente più grande!
Tutto ha molto più aria.
Gli spazi ampi, la pulizia, il verde ti danno la sensazione di poter respirare meglio.
Berlino è una nuova, moderna cittaá che strizza un'occhio al passato, e che continua a costruire ad espandersi, a rivoluzionarsi in una maniera assolutamente armonica.
Non so se siete stati di recente a Milano nella zona tra corso Como e Melchiorre Gioia.
Un'insieme di grattacieli futuristici costruiti senza badare minimamente a ció che hanno accanto. Qui la sensazione è esattamente l'opposta, un caos claustrofobico in cui sembra che nessuno si sia preso la briga di cercare di avere una visione d'insieme del progetto.
Ecco, per Berlino è l'esatto opposto. Una città dilaniata e distrutta dai conflitti che l'hanno divisa, che è stata capace di integrare perfettamente nuovo e vecchio, facendone un filo conduttore che unisce ogni suo quartiere con le più varie forme di modernità e di commemorazione.
Berlino è disseminata di punti in cui ricordare o stimoli per andare avanti, trovo tutto ció meraviglioso e iper stimolante.
La città ti invita a vivere gli spazi, piazze, musei e strade in maniera molto più libera, personale. Ad esempio Nei locali notturni l'entrata non è a pagamento, non si è obbligati a consumare e spesso c'è musica dal vivo. Nei musei nessuno ti proibisce di scattare foto, perchè paghi il tuo biglietto ed in qualche modo hai diritto di portare con te il tuo souvenire fotografico. Quindi niente divieti dettati dall'esclusiva di foto riproduzione più che per la conservazione delle opere. Nei centri sociali come il tale the , quello che loro chiamano "il mostro" il pubblico è assolutamente vario, ragazzi, adulti e turisti e nessuno si sente a disagio.
Berlino é una cittá in cui viene voglia di vivere!
Ok ora smetto con lo spottone sovvenzionato dall'ente del turismo tedesco. Solo non potevo proprio trattenere l'entusiasmo, perchè questa é una città decisamente entusiasmante.
Ció detto, chiudo e vi saluto, non senza dirvi che se sono riuscita a passarvi un po' di curiosità e pensate di partire a breve... Ho per voi qualche consiglio, quindi nel caso vi interessasse...aspettando.berlino@gmail.com

giovedì 16 febbraio 2012

W la giuria demoscopica casalinga!

Qualcuno si sta portando via il mio tempo!
Ci deve pur essere da qualche parte nella galassia  che si sta  godendo il tempo che a me sfugge!
Qulcuno che con il   tempo che a me invece scivola dalle mani, come la sabbia in un pugno chiuso sott'acqua, sta realizzando un castello.
Mi piace coltivare questa piccola idea consolatoria, mi da una sensazione di minor spreco, quindi, se qualcuno con la mia sabbia sta facendo qualcosa...sono contenta per lui!
Ciò detto sono giornate frenetiche, di tanto tanto lavoro, di famiglia, di responsabilità e concentrazione. Non mi stupisce quindi che il tutto bruci così velocemente, tanto da non riuscire a trovare un' attimo per scrivere malgrado la voglia sia tanta.
E così anche questa settimana è volata, e con sè si è portata un Dolcissimo San valentino, semplice ma molto sentito, una cena a casa dei miei e un sottofondo Sanremese...decisamente esilerante.
Non ci si può esimere da certi eventi mondani!
E così quale modo migliore di seguire la prima serata  se non trovandosi in uno spazio virtuale, tra amici, fornendo un costante controcanto, forse  un po' dissacrante, ma così brillante!
Sanremo è come un uomo del varietà con 64 anni di esperienza, decisamente stanco, che per non lasciar trapelare la sua età rischia di sforzarsi così tanto di essere contemporaneo, moderno, da diventare  un po' ridicolo. E così in questo circo Barnum si sono alternate:
-Finti scenari apocalittici
-Deliri di onnipotenza
-Trucco,Parrucco e Botox.
-Troppo Trucco,Parrucco e Botox.
-Musica, spesso non troppo cponvincente
-Esempi di teatro dell'assurdo, assolutamente involontari
Ciò detto è un'occasione per condividere mondanità, canzoni, trucco e belletti con gli amici in una serata in cui ci si trasforma per una volta in “giuria demoscopica”
Quindi domani sera, ancora una volta...tutti a casa nostra.
Lasagna, vinello e salame e...parappappa papparà...perchè Sanremo è Sanremo!

mercoledì 8 febbraio 2012

breve riassunto delle puntate precedente

Mi concedo un breve riassunto delle puntate precedente.
perchè da settembre ad oggi di cose ne sono successe, grandi e piccole.
Nelle orecchie l' album Y di Bebe scandisce il ritmo del racconto, con i tempi suadenti di una musica spagnola che si porta dietro qualcosa delle radici popolari, ma ha un forte retrogusto contemporaneo.
Da dove cominciare?
Da dove se non dal mio compleanno!
Ho raggiunto la soglia dei trenta, non senza qualche fatica nel digerire la cosa.
Nessuna difficoltà da malinconia da "invecchiamento", il mio problema è stato proprio nel calcolo degli anni.
Devo ringraziare Elisa che l'anno scorso mi ha fatto realizzare che il 25 settembre 2010 non compivo 28 anni, ma 29. Diciamo che il "dolore", tipico dello strappo di un cerotto,l'ho dovuto metabolizzare l'anno scorso.
Così grazie a lei, e ad un po' di amici, che di questa mia smemoratezza anagrafica hanno riso molto, quest'anno sono arrivata alla soglia dei trenta con più consapevolezza.
Diciamo che per riflettere e fare una stima del tempo passato è come se avessi avuto un anno di tempo e la cosa mi ha portato al 25 settembre senza alcuna ansia sul tempo che passa .
Sarà forse che, nel complesso, posso dire sentirmi piuttosto realizzata!...è banale?
Non saprei, non credo, e poi diciamo la verità non mi interessa molto.
In questo caos economico, sentimentale, lavorativo, climatico, linguistico e relazionale, in cui i tempi ci costringono, mai dare niente al caso!
In mezzo al caos cosmico, sentire di poter affermare almeno una volta ogni due mesi di sentirsi piuttosto realizzati, lo reputo un vero successo.
E così ho sentito il bisogno di fare una festa per ciascuna decade. Con gli amici di sempre, con i colleghi (nuovi amici) e con i parenti.
Diciamo che le feste sono accuratamente riportate per stato lucidità.
Della prima ricordo solo uno stato generale di benessere il giorno dopo, dovuti ad un'ubriacatura da  vino e da affetto.
Le atre sono state un susseguirsi di affetto e divertimento più lucido, o meglio più lucida...io.
Al compleanno e ai festeggiamenti si lega il secondo degli eventi che compongono questo riepilogo.
Ma di questo non accenneo ora...tempo al tempo...

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martedì 31 gennaio 2012

Della serie... a volte ritornano!

Della serie a volte ritornano...eccomi!

vi sono mancata? vi è mancato un po' del mio, a volte insignificante a

volte meno, quotidiano

siete stati col fiato sospeso nell'attesa di sapere che ne fosse di

me, del mio piccolo e modesto mondo di pensieri, oggetti , immagini e

suoni!?

Si è chiesto almeno qualcuno di voi, passati di qui per sbaglio,

curiosità e volontà , cosa ne fosse di Martina?



Dunque l'ultimo post è di ottobre e raccontava di una Martina stanca ,

ma in ripresa, con la voglia di ricominciare a farsi sentire con un

po' più di regolarità per rendere parteci del suo "moto di

rivoluzione", poi...più nulla.

E da quel 6 ottobre ad oggi? che ne è stato?



Da dove cominciare, da dove Ricominciare.

come il primo giorno in cui ho messo piede su questo spazio virtuale,

che ha a momenti i tratti di una sdrucita pagina di diario, a tratti

quella di un filmino in super otto, provo una certa ansia da

prestazione.

Cosa raccontare e cosa no, da dove riprendere il discorso, cosa vale

la pena scrivere e cosa no?

rispulcio tra qualche vecchia pagina e cerco di riprendere consapevolezza.

Riprendo con lo stato d'animo con cui ho incominciato a muovere le

dita sulla tastiera quasi un anno fa'.

Scrivo senza pensarci troppo, scrivo senza nessuna particolare velleità.

Racconto, e mi racconto, per il gusto di farlo, perchè raccontare

spesso è un'esigenza un "impulso nervoso".

Ho scorso velocemente i mesi raccolti nelle mie chiacchere

informatiche e mi rendo conto che il tempo e volato seppur densissimo

e fitto di cose piccole e più grande.

E' così é stato anche per i mesi di astinenza da Blog.

Raccontavo nelle ultime parole lasciate 6 ottobre di uno slancio, e

così è stato.

Uno slancio che è costato fatica, qualche sacrificio, un po di sonno

arretrato a volte, ma anche qualche soddisfazione, che seppur piccola

ripaga di tutto.



Ma quindi... che ne è concretamente Oggi di Martina?



Giusto.

Ci eravamo lasciati con l'attesa di saper le sorti del suo, del mio ,

destino lavorativo e non.

e dunque... sono stata confermata!

Dunque il lavoro procede, sono stata ufficialmente rinnovata!

Certo forse qualche collega, capo e amico avrebbe sperato in una vera

e propria possibilità di assunzione,ma io, generazione precaria,

sapevo che si trattava di una eventualità da non prendere minimamente

in considerazione.

Riesco quindi ad essere molto contenta così, e a sentirmi ogni tanto

anche una privilegiata.

A novembre il mio, ormai non più troppo nuovo, capo mi ha fatto sapere

che sono contenti del lavoro che sto facendo per loro e che il mio

contratto è rinnovato fino a novembre 2012.

Quindi...ci ri siamo, ricomincia tutto e per nove mesi sono nuovamente

più tranquillla, ma a novembre!?

A novembre chi lo sa'. Non ci penso ora, non ci voglio pensare.

Chi è nella mia stessa insicurezza lavorativa sa' bene che la

sensazione di precarietà costella ogni momento della giornata, ma è

bene che rimanga latente, come un lieve brusio di fondo, che non deve

compromettere lo scorrere del tempo.

E così ho subito riconciato a lavorare intensamente, a darci dentro,

nella speranza  che anche il mio impegno contribuisca a creare una

possibilità in più per mè, nonostante il periodo, la crisi, lo spread,

il declassamento e chi più ne ha più ne metta.



Chiaro in questi 4 mesi non è successo solo questo, ma ci tenevo a

ripartire da dove avevo iniziato a suo  tempo.

Spero che in questa nuova partenza qualcuno di voi lettori fedeli

possa  ritrovare la curiosità e se dovesse unirsi qualcuno di

nuovo...è fin da oggi il ben venuto.

giovedì 6 ottobre 2011

Moto di rivoluzione

Leggo o scrivo, scrivo o leggo. Quando riprendi un pochino del tuo tempo e dei tuoi spazi è difficile scegliere.
Assaliti da una specie di bulimia dell'azione, vorresti poter fare mille cose insieme.
Leggere, scrivere, mettere in ordine belletti e vestiti, coccolarsi un po' con manicure ecc... Insomma tocca scegliere!
e io scelgo di scrivere, dopo quasi due mesi, anzi toglierei il quasi. Temevo di non sapere più cosa scrivere, di non avere più niente di degno di nota da raccontare. Non che prima ci fosse qualcosa di veramente degno, o che si avvicendassero nella mia vita eventi eccezionali, ma sentivo che c'era del ritmo e che a leggerlo non ci si sarebbe annoiati più di tanto.
La verità è che quello che mancava davvero in questi due mesi era tempo e forza.
Ed ora, non vorrei dirlo troppo ad alta voce, ho la sensazione di aver ritrovato un pochino il ritmo giusto, che per me è una conditio sine qua non per riuscire a vivere più serenamente.
Credo di essere riuscita in qualche modo a riprendere il giro, la mia personalissima batteria, ha smesso di suonare in controtempo, cosa decisamente più affannosa, ed ha finalmente trovato un ritmo che si allinei abbastanza con la sinfonia dell' universo mondo.
Non è mai esattamente lo stesso identico ritmo del mondo esterno, perché credo che anche questo mi preoccuperebbe un po', facendomi temere di non riuscire a riconoscermi dal tutto, ma azzarda un controcanto che ben suona con il resto.
Comunque, metafore musicali a parte, sebbene le vacanze siano lontanissimo ricorso e la stanchezza dell'inverno incominci a farsi sentire, io comincio a sopportare meglio la cadenza di luce e buio.
A voler ben vedere da agosto ad oggi di cose ne sono successe, tutta una serie di piccoli eventi che hanno riempito le mie giornate, spesso rendendomi il respiro affannoso. Forse è anche per questo che ho avuto bisogno di risparmiare qualche energia.
Vorrei poter dire che al 21 di agosto, dopo 10 giorni di pseudo ferie, non mi sarei proprio aspettata che settembre potesse essere così ostico, ma non è così.
Io il mio settembre lo conosco bene, ho un rapporto viscerale con questo mese, non solo perché è
Il mio, quello in cui sono nata intendo.
Ormai nove anni fa al secondo anno di universitá proprio il primo di settembre, ho realizzato in maniera cosciente, dopo un anno decisamente difficile fatto di grandi sbalzi umorali e difficoltà ad alzarsi dal letto, che avevo bisogno di rimettermi in sesto.
Quel primo settembre pioveva, lo ricordo bene perchè ho avuto la sensazione che mi piovesse sia intorno che dentro, che fosse giunto il momento di lasciar scorrere acqua su tutta una serie di fatti, di oggetti di ferite e ricominciare.
La rivoluzione non è mai cosa facile, e ricordo che e i giorni successivi furono difficili, ma intensi.
Da 9 anni a questa parte io il primo settembre mi sveglio... E piove, ma già nel pomeriggio c' é il sole! E anche quest'anno è stato così.
Così anche quest' anno, come é capitato spesso in questa decade meno 1, le prime settimane sono state un alternarsi di scoramento e sconforto e processo di rigenerazione delle energie.
la precarietà mia e di Nicola, un po' di difficoltà nel rapporto con il nuovo capo, la stanchezza di dover gestire la casa in alcuni momenti tutta da sola, il confronto con alcuni amici trentenni ben più stabili e realizzati hanno messo in moto il solito processo di messa in gioco di se stessi. Ma Credo che ancora una volta mi abbia fatto bene.
Oggi è il 1 di ottobre e chiudo i conti con me stessa, almeno per ora, con qualche presa di coscienza in più sia sulle cose positive che le negative del mio modo d'essere, ed entrambe mi fanno sentire più ricca. Mi basta poco!

mercoledì 27 luglio 2011

la vita è una cosa meravigliosa...a targhe alterne!

14 giorni senza imprevisti, piccole sventure ed incedenti domestici, dovrei forse dirlo a bassa voce per "non svegliare il cane che dorme".
Invece Sono così contenta che sento di doverlo gridare in giro. Che il vento stia cambiando? Che sia finalmente ora della risalita?
A quasi un mese dal nostro trasloco mi godo finalmente il silenzio della nostra casa e faccio i primi conti con la convivenza, per il momento devo dire davvero ottima, sarà forse anche merito delle sventure che ci hanno vessato in questi giorni.
Guardando le cose con un minimo di distacco ho la sensazione che anche questi eventi abbiano avuto la loro finalità propedeutica. Questo è il resoconto lucido dopo una settimana passata indenne, non ero proprio della stessa idea 10 giorni fa, quando all'alba delle 23. 30 piagnucolavo disperata nella mia macchina in panne.
Breve resoconto in flash back per darvi l'idea della serie di sfortunati eventi...
Ci trasferiamo il 1 di luglio entusiasti e affascinantissimi da questa nuova impresa, ma con qualche timore per l'economia familiare, avendo Nicola perso da non molto il lavoro e non  essendo giugno, luglio e agosto i mesi migliori per la ricerca.
La casa e la zona sono peró talmente belle che ripagano di ogni cosa.
Entriamo venerdì e e domenica Niki decide di salire a Bergamo a prendere tutta una serie di cose che non era stato possibile portare via con il primo viaggio. Partenza da Milano a mezzogiorno e mezzo e dopo solo 30 minuti di viaggio, mentre io sono nel bel mezzo dell'organizzazione degli armadi,  ricevo una sua telefonata.
"non ti spaventare...non ho fatto un incidente, ma la macchina è bloccata e non riparte, per fortuna sono riuscito a spingerla fino all'autogril di dalmine". e uno!
Qualche giorno dopo riceviamo il verdetto finale per la sua amata Agila...motere fuso e noi non possiamo certo permetterci un cambio motore.
Domenica sera un'amica, Francesca, ci racconta di un conoscente che sta cercando un ragazzo che realizzi consegne di materiale farmaceutico nei mesi di luglio e agosto...perfetto,così almeno sembrerebbe.
Il giorno dopo però quando nicola torna con il racconto del tipo di lavoro, orario e contratto, il quadretto sembra un po meno idilliaco.
Si tratta di consegnare con un furgone dell'azienda materiale farmaceutico, su tre turni dalle 6 alle 19, senza nessun contratto e quindi senza nessuna assicurazione sulla persona, ma solo sul mezzo.
Ok non idilliaco, ma il lavoro non si rfiuta mai...quindi, il giorno dopo, sveglia alle 5.
Ci sentiamo verso le 12 qdurante il rientro a casa per la pausa pranzo, dopo 2 rapidissime chiacchere metto giù, ma....ale 12.15 una sua telefonata.
"tesoro non spaventarti, ma ho fatto un piccolo incidente, un tamponamento con la tua macchina"...ci potete credere, io ho dovufarmi assicurare 2 volte che fosse tutto vero.
Povero, lui era molto stanco, il recente cambio freni della mia macchina ha reso la frenata un po' lunga ehhhhh, è successo quel che è successo.
Pensate che basti? lo pensavo anche noi ma eravamo ancora solo al 7 di agosto.
Martedì dopo sette giorni 7 di lavoro, a 12 ore al giorno, dicono a Niki che è troppo prudente alla guida e quindi i suoi giri di distribuzionwe sono più lenti rispetto  quelli degli altri, quindi 84 h di lavoro regalata...non ci si poteva proprio accorgere prima che non fosse idoneo al lavoro.il mondo del lavoro mette veramente i brividi!
Per fortuna/sfortuna non era certo il lavoro della sua vita, e per quanto ormai ci facessimo affidamento, è anche vero che i ritmi, la assoluta mancanza di regolamentazione e sicurezza del lavoro, ci hanno fatto disperare per poco.
A giovedì (14.7) abbiamo già cercato di dimenticare e ce ne andiamo felici a cena da i miei.Bella serata, ma ...proprio mentre rientriamo a casa...il destino è in aguato.
E anche la mia macchina ci abbandona nel bel mezzo di Viale Umbria ahhhhhh, niente panico, niente panico.
Chiamiamo l'assistenza fiat. E' proprio lì che mentre cerco di aprire il cruscotto, decisamente inceppato...mi rimane in mano la maniglia, DA NON CREDERCI!
Ore 23.30 cado in una crisi profonda. il destino devo proprio avercela con noi.
Questo era a giovedì 14, oggi è giovedì 28 e sono due settimane che non abbiamo a che fare con nessuna serie di sventurati eventi e in questo strano turbillon di energie negative il  nostro buon umore sembra aver aver avuto la meglio!
La vicinanza di qualcxhe amico, collega e dei nostri familiari sicuramente ci ha aiutato a ridimensionare a sopportare meglio e ora finalmente ci godiamo noi due e la nostra bellissima casa sull'acqua.
Io la mattina esco di casa in bici e attraverso la martesana, e con Pixies nelle orecchie, penso di essere ad Amsterdam. La saera Niki mi fa trovare la cena pronta, o cuciniamo insieme per qualche amico e una volta al buio seduti sul divano ci godiamo il "chiacchericcio" di qualche papera, il rumore dei raggi delle bici colpiti dal vento e il verde del fogliame che entra dalle finestre e si prietta sul muro con le sue ombre.
E la vita ...e una cosa meravigliosa!