martedì 15 marzo 2011

l'indole è l'indole!

Ho appena finito di sentire Riccardo un caro carissimo amico, ironia della sorte apprendista "stregone" in uno studio legale che si occupa di diritto del lavoro!
Neanche a dirlo parlando del più e del meno siamo anche finiti a parlare di lavoro.
Del mio lavoro, di quello che sto facendo nello specifico e più in generale del mondo del lavoro.
Mi chiedevo, in quanti sono coloro che prendono a cuore il proprio lavoro. Intendo quelli che non solo  fanno bene ciò che gli spetta di compito, ma che cercano di avere un'idea d'insieme su come funzionano le cose!? Io sono così. Non è una questione di dedizione al lavoro, è una questione di indole. Sono una persona curiosa e con una certa propensione per la "quadratura del cerchio". Non so se rende l'idea, ma non saprei spiegarla in altro modo. Mettiamoci anche un po' di senso di appagamento nel trovare soluzioni ,nello svolgere bene ciò che si sta facendo. Diciamoci la verità le persone che sono come me ( e un po' anche come te Richi) trovano un certo gusto nel sentirsi sotto pressione, nel farsi carico di nuove mansioni o  nuovi casi, e riuscire a cavarsela comunque. Come cavalli da gara ad ostacoli facciamo alzare la sbarra sempre una tacca in più, per non perderci l'emozione della sfida con noi stessi. 
La telefonata e il fatto di scrivere, mi hanno dato la possibilità di modificare la traiettoria della serata, che al mio rientro a casa aveva preso una pessima direzione.
Questa sera, come capita quasi con cadenza fissa mensile, a me e a mia mamma è toccato fare i conti.
Ecco direi che se state per figurarvi qualcosa del tipo "seduta di economia domestica"... siamo molto lontani da tutto ciò.
Cercherò di spiegare proprio con due parole, per non ammorbare, ma soprattutto per soprassedere dal dover entrare troppo nello specifico ( per questo forse non sono pronta).
Dunque i nostri conti in sospeso sono un groviglio denso. Un malloppo piuttosto pesante, un gomitolo che ogni mese che passa vede stringersi un filo, infittirsi la trama. Difficile quindi venirne a capo.
Questa situazione ha reso quindi un po' più complicate tante cose. Prima il poter studiare, poi il poter dedicare più tempo ad una ricerca "serena" di un posto di lavoro ed infine oggi rende sempre più complicata l'indipendenza.
Capitolo di cui avrò modo di raccontare più avanti.

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