mercoledì 23 marzo 2011

Quella prima volta lì… è fantastica!

Questa mattina mi sento piuttosto osservata.
Devo aver esagerato con la mise in stile retró. O forse, cosa che non escludo, potrei avere addosso qualche ospite non previsto. Una volta ho fatto tutto il viaggio da casa al lavoro con un collant agganciato alla borsa. Nero lui, nera lei, non me ne ero proprio accorta. Decisamente meno imbarazzante di quando mio padre uscì dallo spogliatoio della piscina convinto di essere in costume...era in mutande.
Comunque finalmente è a tutti gli effetti primavera, precisamente 3° giorno di primavera e io incomincio a risalire la china.
Ohhh, immagino che qualche lettore un po' stanco di sentir raccontare tragedie tirerà un sospiro di sollievo. Ricomincio a concentrarmi un po' meno sulle mie vicende e un po' più su quello che mi succede intorno: lavoro, città, massimi sistemi.
E siccome la mia giornata incomincia con 45 minuti di viaggio underground, oggi, incomincio con il levare le cuffie, lasciar perdere la musica e ascoltare quello che si dice o si vede intorno. Nel bel mezzo di un pezzo di Bob Marley la mia attenzione ricade su due giovani fanciulle sedute un posto in là dal mio.
Niente di eclatante ( non che queste righe abbiano mai raccontato niente di eclatante), solo una freschezza ed un entusiasmo che attira. Abbasso il volume della musica e ascolto e con la coda dell'occhio "rubo" anche qualche gesto. Una delle due sta raccontando all' altra di un piccolo intervento subito qualche giorno prima. Niente di che un intervento ai denti realizzato in sala operatoria. Il racconto, diversamente da come si potrebbe immaginare, ha il sapore dei temi di scuola del tipo " racconta una tua giornata emozionante". I toni con cui la ragazza racconta sono assolutamente divertenti, pieni di entusiasmo. Con l'amica intervalla una sequenza di dettagli "comica horror" a doviziose descrizioni in termini medici.
Incomincio a realizzare. Tengono d’occhio la fermata politecnico, la soddisfazione di una  “pseudo eroica avventura medica” , la dovizia di particolari…studenti di medicina! E poco dopo si palesa il tutto con un riepilogo sulle ore di lezione, avevo ragione!
Scendono dalla metropolitana. Spostando lo sguardo da loro mi rendo conto che
non avevano catturato solo la mia attenzione. Altre 3 o4 persone erano state attratte da quella energia, dall’emozione di chi si ritrova a vivere una situazione che grazie alle ore sui libri, riesce a riconoscere nei suoi vari passaggi.
Quel momento di consapevolezza è fantastico, entusiasmante.
La prima volta che vedi un film e riconosci i movimenti di macchina, il montaggio…
La prima volta che, come mille altre volte prima, ti ritrovi davanti ad un quadro ,ad un palazzo, ma i tuoi occhi lo percepiscono in maniera non più solo istintiva, ma “consapevole”.
La prima volta che senti raccontare una questione giudiziaria e incominci a capirne qualcosa.
La prima volta che vai dal dentista e ad ogni suono ogni movimento, riesci perfettamente ad intuire che cosa stiano facendo.
Quella prima volta lì… è fantastica!

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