sabato 2 aprile 2011

Tutto può succedere!

Giovedì sera all' uscita dall' ufficio avrei avuto moltissime cose da scrivere.
Abbiamo iniziato lunedì con il discorso del direttore di divisione che ci raccontava cosa sta succedendo alla nostra sezione, niente di più di quello che sapevamo già, e abbiamo concluso giovedì con tutta una serie di imprevedibili accadimenti, degni di un film d'azione alla died hard.
Ok forse il paragone è un po' esagerato, ma tornando invece alla “metafora” già utilizzata del reality show ad eliminazione, il nostro 10° piano è diventato un distaccamento dell'isola dei famosi.
Un duro durissimo percorso per la sopravvivenza di ciascuno di noi e della divisione stessa.
Mi permetto di dire che il nostro personalissimo “reality” ha decisamente molta più verve e suspense di qualsiasi altro in onda ad oggi. Da venerdì a venerdì il palinsesto è stato il seguente:
- venerdì 25: JOB ROTATION, che non è un super potere.
l'avviso che la storica caporedattrice dei femminili avrebbe cambiato divisione, va ad occuparsi di libri per bambini. Quindi, Monia, caporedattrice che fino ad ora si era occupata di cinema e spettacolo dovrà diventare esperta di cucito, cucina, maglia, filet e punto croce. Emozionante e divertentissima avventura per lei, ma anche per noi che facciamo il tifo.
- Lunedì 28 : Per l'appunto discorso del dirigente e nuova comunicazione, udite udite...job rotation. Marianna redattrice dei femminili si sposterà...non si è ancora capito bene dove, ma si sposterà in un' altra posizione in azienda.
Da Martedì a giovedì: mancato rinnovo di contratto per un collega degli abbonamenti e ultimi giorni di lavoro per Cristian, che ci hanno fatto vivere grandi momenti di malinconia e commozione, ma anche grandi risate per esorcizzare il momento.
Credete che possa bastare..ehhh no!
Giovedì pomeriggio proprio qualche minuto prima che “suonasse la campana”, poco prima di uscire per il nostro esorcizzante aperitivo, una raffica di sorprese degne della più classica commedia italiana.
Alle 17.45 Cristian proprio mentre metteva via i suoi ultimi effetti personali e lasciava qua e là qualche ricordino, riceve una telefonata che, essendo davvero ormai una grande famiglia, aspettavamo tutti con ansia.
Risponde al telefono e dopo un cenno d'intesa con Daniela che è seduta proprio davanti a lui ecco un sussulto di gioia. La vita è decisamente più imprevedibile di un qualsiasi telefilm o reality. Proprio mentre stavamo per uscire riceve la conferma di un colloquio che tutti sapevamo avesse fatto...è andata!
Da venerdì non lavora più da noi, ma lunedì incomincerà da un'altra parte per tre mesi e a giugno il matrimonio. Ci siamo tutti precipitati intorno a lui, credo che quell'ultimo abbraccio festante se lo porterà dietro per tanto tempo.
Purtroppo però non è finita.
Mentre ancora ci stiamo congratulando con lui si incomincia a diffondere una voce.
Valeria, per me “amatissima” collega del marketing si sposta in un'altra sezione, in un'altra sede della società. Uhhh!
Ce la farò a reggere altri 8 mesi di imprevisti!?
Si è smorzato un pochino l'entusiasmo, io Cristian, Valeria, Francesca, Alfredo, Alessandro usciamo per primi e ci incamminiamo verso il locale, con l'assoluta necessità di bere qualcosa di forte.
Nel viaggio verso il bicchiere di rum non riusciamo a dire granchè, è più che altro una sequenza di battute a raffica per non darsi il tempo di lasciarsi prendere dalla tristezza.
Una volta arrivati al Pacino gli altri colleghi ci raggiungono alla spicciolata, arriva anche Elisa, vi ho già raccontato di lei è stata la prima a non essere stata rinnovata, sono molto affezionata a lei e al suo arrivo credo proprio di essermici buttata al collo.
Verso le 20.30 siamo rimasti in pochi, ma la temperatura incomincia ad essere proprio piacevole e non abbiamo nessuna voglia di andarcene dal locale, non riusciamo a smettere di raccontarci cosa si potrebbe fare e cosa si sarebbe potuto fare perchè le cose migliorino e vadano in un' altro modo.
Ma è chiaro che la teoria la conosciamo molto bene tutti, ma comunque...
Venerdì mattina al rientro in ufficio ci rendiamo conto come gli spazi siano diventati, tristemente, ampi per quelli rimasti.
Stiamo pensando di fare un appello con l'interfono ogni 2 ore per essere sicuri che nel frattempo non se ne sia dovuto andare o spostare qualcun altro.
In più io venerdì mattina ero anche da sola nella mia stanzetta, se non fosse per Daniela che riesco a vedere semplicemente sporgendomi con la sedia verso la porta e che mi regala sempre un sorriso, mi sentirei un po' come la famosa particella di sodio della pubblicità. “c'è nessssssssuno?”
Comunque, momenti di sconforto a parte, la nostra “classe” non molla, assomiglia sempre più ad una riserva indiana, ma non molla e ci da' dentro.

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