14 giorni senza imprevisti, piccole sventure ed incedenti domestici, dovrei forse dirlo a bassa voce per "non svegliare il cane che dorme".
Invece Sono così contenta che sento di doverlo gridare in giro. Che il vento stia cambiando? Che sia finalmente ora della risalita?
A quasi un mese dal nostro trasloco mi godo finalmente il silenzio della nostra casa e faccio i primi conti con la convivenza, per il momento devo dire davvero ottima, sarà forse anche merito delle sventure che ci hanno vessato in questi giorni.
Guardando le cose con un minimo di distacco ho la sensazione che anche questi eventi abbiano avuto la loro finalità propedeutica. Questo è il resoconto lucido dopo una settimana passata indenne, non ero proprio della stessa idea 10 giorni fa, quando all'alba delle 23. 30 piagnucolavo disperata nella mia macchina in panne.
Breve resoconto in flash back per darvi l'idea della serie di sfortunati eventi...
Ci trasferiamo il 1 di luglio entusiasti e affascinantissimi da questa nuova impresa, ma con qualche timore per l'economia familiare, avendo Nicola perso da non molto il lavoro e non essendo giugno, luglio e agosto i mesi migliori per la ricerca.
La casa e la zona sono peró talmente belle che ripagano di ogni cosa.
Entriamo venerdì e e domenica Niki decide di salire a Bergamo a prendere tutta una serie di cose che non era stato possibile portare via con il primo viaggio. Partenza da Milano a mezzogiorno e mezzo e dopo solo 30 minuti di viaggio, mentre io sono nel bel mezzo dell'organizzazione degli armadi, ricevo una sua telefonata.
"non ti spaventare...non ho fatto un incidente, ma la macchina è bloccata e non riparte, per fortuna sono riuscito a spingerla fino all'autogril di dalmine". e uno!
Qualche giorno dopo riceviamo il verdetto finale per la sua amata Agila...motere fuso e noi non possiamo certo permetterci un cambio motore.
Domenica sera un'amica, Francesca, ci racconta di un conoscente che sta cercando un ragazzo che realizzi consegne di materiale farmaceutico nei mesi di luglio e agosto...perfetto,così almeno sembrerebbe.
Il giorno dopo però quando nicola torna con il racconto del tipo di lavoro, orario e contratto, il quadretto sembra un po meno idilliaco.
Si tratta di consegnare con un furgone dell'azienda materiale farmaceutico, su tre turni dalle 6 alle 19, senza nessun contratto e quindi senza nessuna assicurazione sulla persona, ma solo sul mezzo.
Ok non idilliaco, ma il lavoro non si rfiuta mai...quindi, il giorno dopo, sveglia alle 5.
Ci sentiamo verso le 12 qdurante il rientro a casa per la pausa pranzo, dopo 2 rapidissime chiacchere metto giù, ma....ale 12.15 una sua telefonata.
"tesoro non spaventarti, ma ho fatto un piccolo incidente, un tamponamento con la tua macchina"...ci potete credere, io ho dovufarmi assicurare 2 volte che fosse tutto vero.
Povero, lui era molto stanco, il recente cambio freni della mia macchina ha reso la frenata un po' lunga ehhhhh, è successo quel che è successo.
Pensate che basti? lo pensavo anche noi ma eravamo ancora solo al 7 di agosto.
Martedì dopo sette giorni 7 di lavoro, a 12 ore al giorno, dicono a Niki che è troppo prudente alla guida e quindi i suoi giri di distribuzionwe sono più lenti rispetto quelli degli altri, quindi 84 h di lavoro regalata...non ci si poteva proprio accorgere prima che non fosse idoneo al lavoro.il mondo del lavoro mette veramente i brividi!
Per fortuna/sfortuna non era certo il lavoro della sua vita, e per quanto ormai ci facessimo affidamento, è anche vero che i ritmi, la assoluta mancanza di regolamentazione e sicurezza del lavoro, ci hanno fatto disperare per poco.
A giovedì (14.7) abbiamo già cercato di dimenticare e ce ne andiamo felici a cena da i miei.Bella serata, ma ...proprio mentre rientriamo a casa...il destino è in aguato.
E anche la mia macchina ci abbandona nel bel mezzo di Viale Umbria ahhhhhh, niente panico, niente panico.
Chiamiamo l'assistenza fiat. E' proprio lì che mentre cerco di aprire il cruscotto, decisamente inceppato...mi rimane in mano la maniglia, DA NON CREDERCI!
Ore 23.30 cado in una crisi profonda. il destino devo proprio avercela con noi.
Questo era a giovedì 14, oggi è giovedì 28 e sono due settimane che non abbiamo a che fare con nessuna serie di sventurati eventi e in questo strano turbillon di energie negative il nostro buon umore sembra aver aver avuto la meglio!
La vicinanza di qualcxhe amico, collega e dei nostri familiari sicuramente ci ha aiutato a ridimensionare a sopportare meglio e ora finalmente ci godiamo noi due e la nostra bellissima casa sull'acqua.
Io la mattina esco di casa in bici e attraverso la martesana, e con Pixies nelle orecchie, penso di essere ad Amsterdam. La saera Niki mi fa trovare la cena pronta, o cuciniamo insieme per qualche amico e una volta al buio seduti sul divano ci godiamo il "chiacchericcio" di qualche papera, il rumore dei raggi delle bici colpiti dal vento e il verde del fogliame che entra dalle finestre e si prietta sul muro con le sue ombre.
E la vita ...e una cosa meravigliosa!
9 mesi. Realmente 9 mesi di tempo per capire quale verso prenderà la mia vita. con voi in attesa di scoprirlo fotografo il momento partendo da qui! ASPETTANDO ...BERLINO?!
mercoledì 27 luglio 2011
giovedì 21 luglio 2011
Tre, due, uno...via!
Milano è ormai a tutti gli effetti in assetto estivo, la metro si lascia attendere per 10 minuti comodi comodi, quindi...riesco forse a riavere il tempo per scrivere, ci provo, parta il cronometro!
Oggi sono 20 giorni esatti da quando ci siamo trasferiti e forse incominciamo realmente a prendere le misure con il cambiamento, con i cambiamenti e con gli imprevisti. Oserei dire siamo entrati a regime. Ad esempio ho finalmente automatizzato il percorso casa lavoro, lavoro casa, in modo da riuscire a giungere a destinazione senza prestarci attenzione, motivo per cui riesco finalmente a scrivere. Ho fatto mio il tragitto a piedi fino alla metro, ho capito l'equilibrio perfetto tra orario in cui puntare la sveglia, quando accelerare il passo, dove ferma mediamente la metro, perché la porta mi si apra proprio davanti. Uno studio pressoché scientifico in cui niente è lasciato al caso, che mi permette di attardarmi 5 minuti in più a letto! 5 minuti deliziosi, che "suonano" come un regalo quando da mesi si sentirebbe la necessitá, neanche, il bisogno di uno stacco, di una vacanza. Comunque ripeto , anche un po' per esorcizzare, dopo 15 giorni fitti di disavventure divertenti e meno, di cui vi racconterò nei miei prossimi tragitti, finalmente ho la sensazione di potercela fare, almeno ad arrivare alla metá di agosto.
Ma non esageriamo e rimaniamo con i piedi per terra. Nel frattempo la meta di oggi è raggiunta, sono arrivata in ufficio. Stop ai cronometri!
Oggi sono 20 giorni esatti da quando ci siamo trasferiti e forse incominciamo realmente a prendere le misure con il cambiamento, con i cambiamenti e con gli imprevisti. Oserei dire siamo entrati a regime. Ad esempio ho finalmente automatizzato il percorso casa lavoro, lavoro casa, in modo da riuscire a giungere a destinazione senza prestarci attenzione, motivo per cui riesco finalmente a scrivere. Ho fatto mio il tragitto a piedi fino alla metro, ho capito l'equilibrio perfetto tra orario in cui puntare la sveglia, quando accelerare il passo, dove ferma mediamente la metro, perché la porta mi si apra proprio davanti. Uno studio pressoché scientifico in cui niente è lasciato al caso, che mi permette di attardarmi 5 minuti in più a letto! 5 minuti deliziosi, che "suonano" come un regalo quando da mesi si sentirebbe la necessitá, neanche, il bisogno di uno stacco, di una vacanza. Comunque ripeto , anche un po' per esorcizzare, dopo 15 giorni fitti di disavventure divertenti e meno, di cui vi racconterò nei miei prossimi tragitti, finalmente ho la sensazione di potercela fare, almeno ad arrivare alla metá di agosto.
Ma non esageriamo e rimaniamo con i piedi per terra. Nel frattempo la meta di oggi è raggiunta, sono arrivata in ufficio. Stop ai cronometri!
martedì 19 luglio 2011
Il riposo del guerriero
Milano parco nord
ricomincio a scrivere dopo ben 2 Settimane dall'ultima volta. Diciamo che dopo due settimane io e Nicola ci rilassiamo un attimo all'aperto e ci godiamo una domenica di riposo. Da un mese a questa parte i sabato e le domeniche erano servite: prima ad organizzare il trasloco, poi recuperare le cose che ci sarebbero servite ed infine settimana scorsa materialmente per traslocare. Quindi per la prima volta dopo un bel po' ci godiamo l'aria aperta, io mi ricarico al sole e scrivo, Niki si dedica ai suoi esercizi di chitarra e suonicchia un po'.
Devo peró precisare subito che della fatica fatta in questo mese per il trasloco è assolutamente valsa la pena, penso che se solo passaste davanti a casa nostra potreste convenire con noi che ne valesse la pena.
La settimana impiegata da Niki per intuire quale fosse il prodotto giusto per riportare al colore originale il nostro tavolo della cucina e le 8 ore passate insieme a sverniciare, carteggiare e riverniciare non sono che un ricordo lontano.
Il fu comodino, ora mobile per la tv, che ho avuto la brillante idea di voler laccare ma senza prima carteggiare, ora trionfa nella nostra sala . Nessuno potrebbe immaginare che il trattamento da me riservato abbia comportato:
la stesura di una prima mano di lacca, dopo la quale sembrava nuovo; una lunga asciugatura; una spolverata per successiva seconda mano più coprente.
Peccato che nel bel mezzo della seconda mano, per la quale, non soddisfatta dalle prestazioni del pennello, avevo comprato un rullo, mi rendo conto che il secondo giro di lacca porta via con grande faciltà il primo, che chiaramente non era stato minimamente assorbito dal legno. Il seguito sono stati una pioggia di consigli,'chiaramente ormai troppo tardi, di come avrei dovuto obbligatoriamente carteggiare o almeno applicare uno strato di cementina. Non è finita dopo tutto ció ancora asciugatura per 11 h e poi... Spellare il povero malcapitato. Immagino non sia uno dei passaggi più classici del bricoleur professionista, ma io ho dovuto per 4 h letteralmente togliere la lacca come una buccia dal mobiletto.
Conclusione, per fortuna il comodino era molto bello prima e lo è ancora , non è bianco latte come lo volevo io, ma dopo il mio efficacissimo scrub è sicuramente molto pulito.
Dopo un po' di stress per il mio lavoro piuttosto intenso in questi giorni, le sventure lavorative di Niki, il bricolage e il trasloco, devo dire che se la pace della nostra casetta sull'acqua, ripaga abbastanza, fa sentire altrove un po' più lontani dalle rotture come nella piccola casetta volante di Up.
ricomincio a scrivere dopo ben 2 Settimane dall'ultima volta. Diciamo che dopo due settimane io e Nicola ci rilassiamo un attimo all'aperto e ci godiamo una domenica di riposo. Da un mese a questa parte i sabato e le domeniche erano servite: prima ad organizzare il trasloco, poi recuperare le cose che ci sarebbero servite ed infine settimana scorsa materialmente per traslocare. Quindi per la prima volta dopo un bel po' ci godiamo l'aria aperta, io mi ricarico al sole e scrivo, Niki si dedica ai suoi esercizi di chitarra e suonicchia un po'.
Devo peró precisare subito che della fatica fatta in questo mese per il trasloco è assolutamente valsa la pena, penso che se solo passaste davanti a casa nostra potreste convenire con noi che ne valesse la pena.
La settimana impiegata da Niki per intuire quale fosse il prodotto giusto per riportare al colore originale il nostro tavolo della cucina e le 8 ore passate insieme a sverniciare, carteggiare e riverniciare non sono che un ricordo lontano.
Il fu comodino, ora mobile per la tv, che ho avuto la brillante idea di voler laccare ma senza prima carteggiare, ora trionfa nella nostra sala . Nessuno potrebbe immaginare che il trattamento da me riservato abbia comportato:
la stesura di una prima mano di lacca, dopo la quale sembrava nuovo; una lunga asciugatura; una spolverata per successiva seconda mano più coprente.
Peccato che nel bel mezzo della seconda mano, per la quale, non soddisfatta dalle prestazioni del pennello, avevo comprato un rullo, mi rendo conto che il secondo giro di lacca porta via con grande faciltà il primo, che chiaramente non era stato minimamente assorbito dal legno. Il seguito sono stati una pioggia di consigli,'chiaramente ormai troppo tardi, di come avrei dovuto obbligatoriamente carteggiare o almeno applicare uno strato di cementina. Non è finita dopo tutto ció ancora asciugatura per 11 h e poi... Spellare il povero malcapitato. Immagino non sia uno dei passaggi più classici del bricoleur professionista, ma io ho dovuto per 4 h letteralmente togliere la lacca come una buccia dal mobiletto.
Conclusione, per fortuna il comodino era molto bello prima e lo è ancora , non è bianco latte come lo volevo io, ma dopo il mio efficacissimo scrub è sicuramente molto pulito.
Dopo un po' di stress per il mio lavoro piuttosto intenso in questi giorni, le sventure lavorative di Niki, il bricolage e il trasloco, devo dire che se la pace della nostra casetta sull'acqua, ripaga abbastanza, fa sentire altrove un po' più lontani dalle rotture come nella piccola casetta volante di Up.
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