Giornata decisamente intensa. L’entusiasmo da passaggio di consegne del mattino ha lasciato il posto ad una stanchezza letale.
Mi sento un po’ come un bimbetto alla fine del primo giorno di scuola, soddisfatto ma cotto.
La “maestra” Daniela, la collega che mi sta insegnando il suo lavoro, mi ha fatto fare così tante cose e conoscere così tante persone, che ho la sensazione di aver fatto indigestione.
Scherzi a parte, sono stata iniziata al fantastico mondo della promozione, i suoi passaggi, materiali e protagonisti. Protagonisti, tutti uomini!
Quindi diciamo che faccio da trait d'union tra il nostro mondo di redazione principalmente femminile, con il super testosteronico universo produttivo, un bello scontro tra titani.
Comunque per ora è tutto nuovo e piuttosto emozionante, cerco di ricordare ed annotare tutto il possibile.
Mai come negli ultimi tempi mi sono resa conto che la cosa più importante da carpire in questi passaggi di consegne è l’esperienza e l’attitudine giusta per affrontare le cose.
Negli ultimi giorni l’ambito in cui lavoro mi ha anche dato la possibilità di venire a conoscenza di una brutta “malattia da lavoro” …la dipendenza da corrispondenza telematica.
Il virus colpisce due giovani “burocrati” su tre, tra i soggetti più a rischio :
- addetti al Controllo di Gestione
- Contabilità
- Assistenza informatica e tecnica.
Ma non solo loro e non tutti loro, ma è veramente una subdola dipendenza.
Sicuramente sarà capitato anche a voi, chì non conosce o non ha avuto a che fare sulla sua strada con un “affetto da e-mail compulsiva”!
Ora scherzi a parte io fatico davvero ad avere a che fare con gente che ha assolutamente bisogno di ricevere un’e-mail per qualsiasi tipo di richiesta, magari già precedentemente rivolta telefonicamente o di persona. Non sono una persona che ama scavalcare nessuno e ritengo che ci siano richieste che vanno giustamente ufficializzate via e-mail, ma mi rendo anche conto che tante, tente persone hanno la necessità di farsi mandare un’e-mail di richiesta, anche per inserire la carta nella stampante. Ahhhhhh non lo sopporto!
Ma come fanno a gestire tutta quella corrispondenza poi?
Perché se io, che cerco di razionalizzare l’utilizzo della posta telematica ricevo una media di 50/60 e-mail al giorno e sono costretta ad archiviare ogni 3 mesi, loro…come faranno.
Passeranno metà della giornata ad aprire “buste” e l’altra metà a rispondere!
Altra manifestazione di questa bizzarra patologia è…la copia conoscenza.
Mi capita spesso di avere a che fare con persone che per la più semplice delle comunicazioni sente il bisogno di mettere in copia conoscenza tutto il mondo.
Ho visto persone mettere in C.C l’amministratore delegato, che sicuramente non aveva neanche idea di chi fosse il mittente della missiva. Credo che qualcuno dei virtuosi che conosco io si sia parecchio contenuto per non aggiungere tra i destinatari il Papa e il presidente della repubblica…non si sa mai!
Nessun commento:
Posta un commento